«A vent’anni ho lasciato il Nord Vaudois, Yverdon (dove sono nato), Fiez, Grandson, Mauborget, all’inizio del lago, la mia infanzia e la mia adolescenza, per andare a lavorare in Francia, in Germania, in Italia, in Scandinavia…». Benno Besson, regista di fama internazionale e allievo prediletto di Brecht, saluta così, nel giugno 1982, il suo ritorno in Svizzera, dove è chiamato alla direzione artistica della Comédie de Genève. L’Italia è uno dei luoghi visitati da questo ulisside del teatro, nella cui vicenda artistica e biografica vediamo riflessa tanta parte della storia del teatro europeo, dal secondo dopoguerra a oggi. E basta una prima occhiata al Viaggio in Italia di Benno Besson, per renderci conto che il teatro italiano lo ha attraversato interamente, non già come un ospite, bensì come uno dei protagonisti.Costituisce parte integrante delle testimonianze contenute nel volume il Dvd allegato del film di Philippe Macasdar Benno Besson, der fremde Freund, l’ami étranger.
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