Con il volume Viaggi di un tedesco in Inghilterra nell’anno 1782,
qui per la prima volta tradotto in italiano, Karl Philipp Moritz rese le
isole britanniche tra le destinazioni predilette da scrittori ed eruditi
della seconda metà del secolo dei lumi. L’opera illustra in modo esemplare
il momento di transizione in cui la letteratura odeporica tedesca all’epoca
si trovava, aprendo la strada alla modernità: pur non abbandonando del
tutto il resoconto di viaggio di ascendenza illuministica, una sorta di
catalogo ragionato di luoghi e monumenti descritti analiticamente, iViaggi di un tedesco in Inghilterra, richiamandosi alla Empfindsamkeit di provenienza inglese, anticipano la relazione
odeporica che sarà propria del Romanticismo, in quanto pongono in gioco la
disposizione psicologica e il vissuto dell’autore, lasciando emergere
l’approccio personale del viaggiatore nei confronti del nuovo contesto. Non
interessa più cosa il soggetto vede, ma come egli percepisce il
mondo.
Con tono spesso ironico e divertito, non privo di punte di malinconia, Moritz conduce il lettore dalle Sehenswürdigkeiten canoniche di Londra attraverso Richmond, Stratford-upon-Avon e Oxford fino alle grotte di Castleton, apice emotivo del viaggio, per poi riportarlo a Londra in un viaggio in diligenza che pare essere uscito da un romanzo di Charles Dickens.
Karl Philipp Moritz (1756-1793 ) è noto principalmente in quanto autore del romanzo di impronta autobiografica Anton Reiser (1785-90), precorritore del Bildungsroman Wilhelm Meisters Lehrjahre di Johann Wolfgang v. Goethe. Di quest’ultimo egli fu ospite per alcuni mesi a Weimar, dove impartì lezioni di inglese al duca Karl August, che sarebbe diventato un convinto anglofilo. Moritz si cimentò in diversi generi letterari, emergendo, oltre che come romanziere, come autore di scritti di linguistica, filosofia ed estetica, tra i quali degni di nota i Versuche einer deutschen Prosodie, che influenzeranno in modo decisivo Goethe nella rielaborazione in versi della sua Iphigenie, e Über die bildende Nachahmung des Schönen. Appassionato viaggiatore, Moritz partecipò ad entrambe le spinte del Settecento tedesco: quella anglofila verso il Nordeuropa, come testimonia il libro qui tradotto Reisen eines Deutschen in England im Jahr 1782, e quella di matrice grecofila verso l’Italia, dove si recò nel 1786. Frutto di tale viaggio sarà il volume Reisen eines Deutschen in Italien in den Jahren 1786 bis 1788. Lo scritto odeporico britannico, pubblicato nel 1783, incontrò un discreto successo e permise a Moritz di affermarsi come scrittore. Accolto con interesse dai lettori, il libro ebbe un ruolo fondamentale nel diffondere presso i letterati tedeschi il fenomeno dell’anglofilia.
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