Rivista semestrale di società e cultura
Passaggi – L’Umbria nel futuro si innesta, per alcuni aspetti, sull’esperienza della rivista Diomede, pubblicata fra il 2005 e il 2012, con l’ambizione di offrire contenuti rinnovati e sperimentare nuovi itinerari tematici e culturali, all’interno di approcci comunicativi inediti.
Si tratta di proporre uno strumento di analisi e di confronto capace di promuovere un dibattito meno provinciale e una più ampia e più libera circolazione di idee e di posizioni. Passaggi non vuole presentare una piattaforma omogenea, ma, all’interno di una ispirazione liberale e riformista che abbraccia diverse storie e sensibilità, vuol aprire il dibattito fra varie opinioni, ispirate al rifiuto del conformismo e a un forte spirito civico.
Occorre, quindi, lasciare da parte gli schemi del passato, le tentazioni minoritarie, per una nuova assunzione di responsabilità riformista, costruttiva, incisiva.
La lunga crisi economica, che ha attanagliato il nostro paese e con particolare virulenza la nostra Regione, è stata lo specchio rivelatore di antiche fragilità, e lascia una scia di debolezza e rassegnazione. La verità è che mancano analisi approfondite e risposte plausibili, minimamente condivise sul futuro della nostra società regionale. Siamo, quindi, a un Passaggio, o meglio a una serie di Passaggi epocali: esisterà ancora l’Umbria? Che ruolo avranno le nostre città, i nostri territori nel futuro della società e dell’economia italiana, europea e globale? Per affrontarli occorre spirito critico, capacità di analisi, volontà di confronto. Si tratta, com’è facile comprendere, di un compito tutt’altro che semplice, che chiama a raccolta energie molto più vaste di quelle di una nuova rivista, la quale però nasce con l’intenzione di fornire il lievito e lo stimolo per questo processo.
Direttore responsabile: Maria Gabriella Mecucci
Comitato di redazione: Antonio Allegra, Pierpaolo Burattini, Marina Bon Valsassina, Andrea Chioini, Domenico Cialfi, Andrea Maori, Marcello Marcellini, Ruggero Ranieri (Coordinatore), Sergio Sacchi
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