«[…] E così le due Autrici […] si incamminano per un lungo e affascinante viaggio attraverso la preistoria, il mondo classico greco, etrusco e romano, il più antico Cristianesimo e il medioevo […], sulle orme del simbolismo della porta e del passaggio in rapporto con questo antico e misterioso nume, Ianus Pater deorum deus, “colui che plasma e governa ogni cosa, il quale unì, circondandole con il cielo, l’essenza dell’acqua e della terra, pesante e tendente a scendere verso il basso, e quella del fuoco e dell’aria, leggera e tendente a sfuggire in alto”; sempre attente, lungo questo accidentato itinerario, a coglierne le tracce, anche le più tenui e sfuggenti, in un percorso di tipo carsico, fatto di sparizioni e ricomparse, alla ricerca delle sue origini, delle sue imprevedibili e talvolta stupefacenti trasformazioni, del suo apparente oblio e dei suoi inaspettati ritorni, magari celati appena sotto un sottilissimo velo e spesso proprio là dove una cultura superficiale non si sarebbe mai aspettata di ritrovarle e di riconoscerle. E le sorprese si susseguono così alle sorprese, inaspettate, talvolta quasi incredibili, spesso emozionanti e sempre tali, comunque, da tornare a indurci a riflettere come il nostro passato, anche quello più remoto non solo nel tempo, ma anche e soprattutto dal nostro quotidiano, non sia mai definitivamente tramontato e scomparso ma, di volta in volta, più o meno superficialmente mimetizzato o approssimativamente travestito, e magari in qualche caso non più immediatamente compreso e però disponibile a rivelarsi, continui sempre, tuttavia, a far parte integrante di noi stessi.»dalla Prefazione di Roberto Giordani
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