La novellistica di Tozzi, secondo la felice e celeberrima definizione di Baldacci, rappresenta «la punta di diamante di tutta la sua opera». Affermazione, questa, che non richiede ulteriori verifiche e che può essere fatta propria dalla critica tozziana. Ma proprio per la sua centralità nell’opera omnia dello scrittore, la novellistica necessita di continui e costanti aggiornamenti, di ripensamenti di alcuni dei suoi nodi più problematici e vitali, di nuove applicazioni critiche da installare nel più generale “sistema Tozzi”: obiettivi, questi, che si sono posti i relatori del convegno di cui qui pubblichiamo gli atti.
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