Costruito con la tecnica dell’inchiesta giornalistica, Fuorionda è un viaggio attraverso le tappe fondamentali dello sviluppo dell’universo televisivo italiano: tecnologia, generi, ruoli e vincoli legislativi.
Lo scenario si presenta come un binario costituito dalle rotaie della scienza e del prodotto il cui tragitto è segnato dalla norma o, molto più incisivamente, dall’assenza di regole adeguate certe e condivise. Anzi, le leggi che dovrebbero accompagnare la strutturazione di un sistema avanzato di comunicazione al servizio dei cittadini sembrano arrivare puntualmente in ritardo rispetto allo status quo che si autodetermina, nelle diverse fasi storiche del nostro Paese, seguendo altre logiche: quelle del potere economico, finanziario e politico.
Durante il viaggio si incontrano studiosi, analisti, esperti, ricercatori: da Umberto Eco a Jean-Luis Missika, da Wolfgang Achtner ad Aldo Grasso, da Marco Travaglio a Norma Rangeri. Alcuni dei loro contributi sono inseriti nel testo come se gli scritti fossero il contenuto di interviste che l’autore ha raccolto «sul campo».
Arrivato alla stazione dei giorni nostri, il convoglio televisivo è sempre pieno di passeggeri: ma sono passeggeri sempre più disorientati perché non sanno cosa troveranno al prossimo scalo.
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