Attraverso un esercizio ermeneutico che rilegge l’opera di Émile Durkheim all’interno della cornice teorica del cosmopolitismo, il volume intende fornire al pubblico di studiosi e di lettori nuovi argomenti a favore dell’attualità del pensiero di questo prolifico pensatore del Novecento. Si tratta di una lettura della sua oeuvre, o almeno di parte di essa, nuova ed originale, che rigetta la visione di un Durkheim conservatore e che ne rivaluta il lavoro alla luce dei suoi contributi all’interpretazione di un mondo aperto ai processi di globalizzazione, in un’ottica – appunto – cosmopolita.
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Massimo Pendenza insegna Sociologia all’Università di Salerno. Si occupa prevalentemente di Teoria sociale applicata alla sociologia cosmopolita e all’Europa. Tra i suoi recenti contributi: Classical Sociology Beyond Methodological Nationalism (Brill, 2014). Ha da poco curato per «Quaderni di Teoria Sociale» un numero monografico sulla cosmopolitan sociology (2014,14).
David Inglis è professore di Sociologia all’Università di Exeter, UK. Le sue aree di interesse vanno dalla teoria sociale, alla sociologia storica, la sociologia della globalizzazione e la sociologia del cibo. Ha fondato ed è direttore della rivista internazionale Cultural Sociology, pubblicata da Sage.
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