Di Roberto Coroneo come studioso è doveroso ricordare il contributo fondamentale che ha dato agli studi di Storia dell’arte in Sardegna, in continuazione con una scuola di studiosi che ha annoverato Raffaello Delogu, Corrado Maltese e Renata Serra (che è stata sua maestra), a partire dalla sua tesi di laurea.
È partendo da queste prime ricerche che si sviluppa poi una ricca e articolata produzione scientifica, che abbraccia l’arte altomedievale in Italia e in Spagna, l’architettura e l’arte di età romanica in Sardegna, l’architettura e l’arte di età romanica in Corsica, la produzione artistica in Italia e in Europa, la cultura, l’arte e l’architettura bizantina e i suoi influssi; un campo d’indagine quest’ultimo fino ad allora poco coltivato nell’isola e nel quale gli studi condotti costituiscono essenziali punti di riferimento per le ricerche sul medioevo sardo e per il loro sviluppo. La sua produzione scientifica, costituita da numerose pubblicazioni, relazioni o comunicazioni a congressi, convegni nazionali o internazionali, che scaturisce da queste ricerche è frutto di accurate analisi sul territorio, di una costante attenzione e curiosità verso i segni anche minori della presenza dell’uomo e della sua testimonianza artistica.
Se le sue pubblicazioni sulla storia dell’arte sarda sono passaggi fondamentali della storiografia non possiamo non ricordare un altro aspetto strettamente legato al suo impegno di studioso e di uomo di cultura. Perché se da un lato è stato un valido studioso e organizzatore di ricerche, dall’altro si è anche distinto per la sua apertura, come studioso, alla collaborazione ed interazione col mondo esterno all’Università, con le altre istituzioni, con soggetti ed enti pubblici e privati, col territorio, stimolando e promuovendo iniziative scientifiche e culturali, collaborando all’organizzazione di convegni, manifestazioni, incontri; avviando, incoraggiando e sostenendo cioè tutto ciò che permetteva di creare un fattivo collegamento e una cooperazione tra il mondo della ricerca universitaria e la società, valorizzando possiamo dire a fine sociale e culturale la sua opera di studioso, impegnandosi anche nel campo della comunicazione e della divulgazione con l’obiettivo di far acquisire una maggiore coscienza del valore del patrimonio culturale, della sua salvaguardia, della sua conservazione e del suo utilizzo sociale. E in questo campo si è impegnato in tante battaglie civili di difesa dei beni culturali.
Gli scritti raccolti nella miscellanea vogliono essere anche un omaggio a questa sua poliedricità di intellettuale, ricordare il suo impegno civile e in senso largo politico e le sue ampie curiosità culturali di conoscenza, ricordarlo nella sua caratteristica di intellettuale aperto e sensibile allo stretto rapporto e alla interconnessione tra i vari rami della conoscenza e dell’impegno culturale e sociale, che caratterizzano e devono caratterizzare la nostra contemporaneità.
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