Pochi lavori come questo permettono di toccare con mano quanto la categoria di modernismo sia insieme problematica e necessaria. Attraverso la ricognizione sull’attività delle principali riviste letterarie europee di lingua inglese, francese, italiana, spagnola, portoghese, tedesca e russa fra 1918 e 1940, si giunge a disegnare una rete di scambi, influenze, contatti.
Il modernismo è infatti un fenomeno sia di produzione, sia di ricezione: sia scrittura, sia lettura. Aperti tanto alla tradizione quanto ai loro contemporanei di altri paesi, i modernisti hanno uno spirito insieme nazionale e internazionalista.
A questo processo di riflessione e di dialogo contribuiscono in modo determinante i periodici: a essi va riconosciuto un ruolo essenziale nel costituirsi dei modernismi, nella loro graduale canonizzazione, nello stesso graduale congedo dalle loro poetiche.
Questo volume racconta, dopo una fase iniziale segnata dall’intensità dei rapporti, quella del ripiegamento e della crescente difficoltà di circolazione per le idee e per i libri.
La storia dei modernismi è la storia di un’età dell’oro della cultura e delle arti europee, che si intreccia con gli anni neri dei totalitarismi e che rovina nella catastrofe della seconda guerra mondiale.
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