La ricerca, di cui questo testo rappresenta il risultato finale, ha indagato modalità di presa in carico dei pazienti con disagio psichico, in alcune realtà territoriali della provincia di Perugia (CSM, Unità di Convivenza, Centri diurni, progetti riabilitativi), particolarmente innovativi sul piano terapeutico e organizzativo. Nell’indagine emergono la sinergia tra servizi pubblici e privati, gli approcci terapeutici, la rete dei servizi, l’affermazione di nuove figure professionali nell’ambito della salute mentale. Questo all’interno di un rinnovato quadro della dimensione psico-sociale, che vede dialogare più professionisti nel territorio. La ricerca si è posta come obiettivo un confronto tra il gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze Politiche (antropologi e giuristi) e gli operatori della salute mentale (psichiatri, psicologi e assistenti sociali), i quali riflettono, attraverso i propri contributi disciplinari, sul tema della salute mentale in un’accezione socio-sanitaria più ampia. Il testo si compone di tre parti: la prima è una riflessione a partire dalla ricerca sul territorio e sui luoghi di cura indagati; la seconda è dedicata al punto di vista degli operatori della salute mentale che operano nei CSM dell’Umbria, evidenziando alcune proposte innovative che emergono dal territorio; la terza è una riflessione sull’uso della narrazione in salute mentale, che vede il punto di vista di uno psichiatra, di un’antropologa e di una psicologa, oltre la dimensione regionale.
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