Con Parole in musica di Cecilia d’Amico, attrice e autrice di pagine teatrali di diversissima natura, la collana Testi2, con quel “2” esponenziale riferito all’accoppiata di testi del medesimo autore, compie un ulteriore passo, rompendo consapevolmente la formula editoriale, che si era data (ma non esiste regola senza eccezioni): questa volta i testi sono tre, anche se binaria ne è la struttura, accoppiando la parola con la musica, il testo con le partiture musicali, così come due sono gli scritti, che li precedono a mo’ d’introduzione, di Alessandro Tinterri il primo, di Sandro Cappelletto, il secondo, dedicato alle musiche. Hänsel e Gretel, sono i protagonisti di Rodi, rodi! Morsicchia! La casina chi rosicchia?, moderna rivisitazione della fiaba dei Fratelli Grimm, calata nella nostra quotidianità bulimico-televisiva, dove la strega è un’anchorwoman di fastidiosa insipienza, esponente accreditata di un grado zero della comunicazione e anfitriona di un reality show dove si celebra il cibo spazzatura. Dalle altre due opere musicali emergono invece due figure femminili: la prima è Constance Hopcraft (1853-1941), moglie inglese di Ricciotti Garibaldi, quarto figlio dell’eroe dei due mondi, da lui coinvolta in una vita avventurosa, seguendo le orme di Anita, la suocera uruguaiana mai incontrata, però. La seconda è una figura leggendaria dell’alto medioevo, la Papessa Giovanna, la cui bizzarra vicenda oscilla tra sacro e profano, sospesa com’è tra la disputa teologica e il sottile discrimine dell’eresia, nel segreto degli appartamenti vaticani o nelle strade brulicanti della Roma medievale, sino al drammatico e lancinante finale.
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