A differenza della Virginia e della Nuova Inghilterra, il Maryland non nacque con il supporto di una compagnia di commercio, ma come donazione personale di un vasto territorio da parte del re Carlo I al cattolico George Calvert, che nell’occupazione dell’Irlanda si era guadagnato i favori della Corte e il titolo di Lord Baltimore. L’intenzione di Calvert era quella di trovare un luogo dove avrebbero potuto stabilirsi i cattolici inglesi, in particolare quelle famiglie di aristocratici, suoi amici e sostenitori, che in patria erano osteggiati a causa della loro confessione religiosa. Fu suo figlio Cecilius a organizzare la spedizione che partì dall’Inghilterra nel novembre 1633 e che, il 25 marzo seguente, celebrò la prima Messa cattolica nell’America inglese e fondò la città di St. Mary all’insegna della tolleranza religiosa, visto che i cattolici erano un’esigua minoranza rispetto alla ciurma, ai servi e agli artigiani che erano protestanti. I particolari del viaggio e i primi contatti con i Nativi ci vengono descritti dal padre gesuita Andrew White nella relazione del 1634 con cui si apre questo volume, mentre la seconda opera offerta in traduzione è scritta da un servo a contratto che, circa trent’anni dopo la relazione di White, si cimenta con una novità: la descrizione tra il serio e il faceto di Un personaggio della Provincia del Maryland, cioè del tipico “inglese” nativo del posto, dando prova di inaspettate velleità letterarie.
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