Il 26 giugno 1991 con l’intervento dell’esercito federale jugoslavo contro la repubblica di Slovenia, che aveva dichiarato la sua indipendenza, si apriva la triste pagina delle guerre jugoslave legata alla dissoluzione della Jugoslavia. Nello stesso anno il crollo del regime comunista albanese, ultimo in Europa, offriva un ulteriore elemento di instabilità alla regione balcanica. Su quello che è avvenuto nei Balcani occidentali nell’ultimo decennio del secolo scorso tanto è vivace il dibattito storiografico quanto scarsa appare essere l’attenzione dell’opinione pubblica. L’Autore ha seguito a più riprese il dramma che si andava consumando nella regione, ponendo in discussione l’artificiosità o meno dell’esistenza della Jugoslavia, cercando di individuare le cause profonde della dissoluzione dello stato federale, rifiutandosi di trovare facili capi espiatori, mettendo in luce i danni provocati dai conflitti. Al centro della sua indagine il tema della costruzione della nazione e dello sviluppo dei nazionalismi nel contesto balcanico.
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