In regime di democrazia contemporanea la partecipazione può essere concepita in diversi ambiti della sfera pubblica. La partecipazione può essere politica, elettorale, istituzionale, ma può essere anche partecipazione nontradizionale, che si organizza al di fuori delle forme classiche consolidate. In questo volume, il focus dell’interesse principale su cui si è scelto di lavorare è il tessuto territoriale delle città e non solo. Nello studio delle pratiche partecipative registrate all’interno del perimetro urbano (delle città italiane e non), ma anche in altri contesti territoriali, ci si trova di fronte a una doppia declinazione di partecipazione: da un lato quella politica, che nei sistemi democratici include gli individui nei processi decisionali, dall’altro quella sociale, che presenta una natura spontanea, non formale, generata dall’iniziativa dei singoli cittadini. In particolare, nel libro prevale l’attenzione a quella che viene definita “community partecipation”, ovvero la partecipazione agita dal singolo a favore della propria comunità, che è il luogo in cui convergono opportunità, conflitti e aspettative. Inoltre, interpretando la città e altri territori come lo spazio vivo abitato, utilizzato e trasformato dalle persone che lo abitano, l’obiettivo è porre al centro della riflessione la trasformazione dei territori urbani ed extraurbani sottoposti a specifici processi di degenerazione e/o rigenerazione, in riferimento a specifici percorsi partecipativi capaci di costituire il punto di connessione tra la popolazione e i luoghi abitati. Su questi temi, che investono l’articolazione e l’organizzazione della vita quotidiana di milioni di persone, cittadini e non cittadini, il volume presenta delle riflessioni che intendono offrire nuove prospettive e originali chiavi di lettura.
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