Nel secolo in cui il melodramma costituiva il genere di spettacolo prevalente rispetto al teatro di prosa, il Grande Attore ottocentesco cercò di contrastarne la posizione dominante e la forte concorrenza. Attrice di rinomanza internazionale, in questo confronto Adelaide Ristori (1822-1906) perseguì una strategia ad ampio raggio, che comprendeva l’adozione di originali musiche di scena, da lei espressamente commissionate, a integrazione e commento delle sue interpretazioni teatrali. Un aspetto inedito, che Matteo D’Amico, compositore attento a tutte le possibili declinazioni teatrali della musica, indagò nella sua tesi di laurea, discussa alla “Sapienza” di Roma nell’anno accademico 1982-83. Nell’anno delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Adelaide Ristori patrocinate dall’Unesco, di concerto con la casa editrice Morlacchi, il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, che della Grande Attrice conserva il ricco Fondo archivistico, ha deciso di pubblicare quella tesi di laurea: pur a distanza di tanto tempo, essa conserva un valore esemplare, che ci auguriamo serva da stimolo per nuovi studi e approfondimenti.
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