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Sergio Guarente
Racconti dell’oltrevita
Settori disciplinari:
M_FIL_04
M_FIL_01


Isbn: 9788893923965
Pagine: 198
Anno di pubblicazione: 2022
Collana: Saggi e studi di filosofia

I Racconti dell’oltrevita hanno una chiara coloritura metafisica, essendo incentrati sulla questione di fondo del nesso tra la vita mortale e l’oltrevita: l’immaginazione dell’autore introduce gli scenari possibili del nostro destino ultraterreno, strettamente intrecciati al vissuto sulla terra, nella ricerca di un senso sfuggente e ammantato di mistero. Il primo racconto, Prima di essere (ovvero Una baruffa platonica), ambientato nell’iperuranio platonico, immagina un animato dibattito tra alcune anime, il cui contrasto verte essenzialmente sulla dicotomia tra la felicità dell’oltrevita, ove sono banditi i miasmi della corporeità, e la nostalgia della vita terrena, in cui l’anima è congiunta alla fisicità del corpo; al termine di questa “baruffa platonica”, l’“Anima bianca”, l’unica a non essersi ancora incarnata in un involucro mortale, allorché sarà chiamata a scendere sulla Terra, procederà ad una scelta spiazzante, tale da indurre a riflettere sulla intrinseca problematicità della condizione umana. Nel successivo racconto, Il terzo regno (ovvero Tra tenebra e luce), il protagonista Tommaso Morelli, giornalista freelance e scrittore “incompreso”, nel tentativo di dare una svolta alla sua esistenza, approda ad una comunità chiamata significativamente “Vita nuova”, guidata da un mellifluo “Santone”, che promette la sperimentazione dell’oltrevita attraverso le tappe iniziatiche dell’“inferno” e del “paradiso”, fino all’accesso ad un “terzo regno”, ossia un “falansterio del piacere” modellato sulle teorie di Charles Fourier, in cui la pratica del piacere erotico tra gli adepti dovrebbe istituire un “ponte” tra i vivi e i defunti, la cui felicità sarà garantita da quella dei viventi; tuttavia, questa esperienza comunitaria si rivelerà per Tommaso un “incubo distopico”, che si dipanerà solo grazie all’amore per una giovane donna. Infine, nel terzo racconto, La vita a ritroso (ovvero Il parallelismo imperfetto), l’anziano protagonista Guglielmo Lanza, già docente universitario di Lingua e Letteratura Inglese, dopo il suicidio assistito a cui si sottopone in Svizzera, viene proiettato in un misterioso mondo parallelo dell’oltrevita nel quale è accolto da due “angeli del ricordo”, per cui, mentre la sua salma inanimata giace nel cimitero del Verano a Roma, la sua persona riprende a vivere in un contesto che, pur conservando le caratteristiche esteriori del nostro mondo, si mostra desolato e spettrale; trasportato nella New York di questo alter mundus, Guglielmo verrà costretto ad una lancinante disamina “a ritroso” della sua esistenza terrena, che porterà ad un finale sorprendente.

Informazioni sull'autore
Sergio Guarente è Dirigente Scolastico del Liceo classico statale “Jacopone da Todi” – con annesso Liceo scientifico – di Todi (PG) ed è stato, prima dell’accesso alla Dirigenza Scolastica, Docente di Filosofia e Storia nei Licei. Laureato in Filosofia e in Scienze Politiche, ha effettuato attività di ricerca, con pubblicazioni, principalmente nell’ambito della didattica della filosofia. Il suo esordio letterario è avvenuto nel 2013, con il saggio teatrale L’anima del sogno o il sogno dell’anima. Freud vs Jung, edito dalla Casa editrice Guardastelle di Marsciano (PG); la sua opera letteraria successiva, del 2015, è intitolata Trilogia delle idee. Tre saggi teatrali fra vita e filosofia, edita dalla medesima Casa editrice. La sua collaborazione con la Casa editrice Morlacchi di Perugia ha visto la pubblicazione, nel 2016, del saggio filosofico Nietzsche e Michelstaedter “terapeuti” della modernità infelice. Leggendo L’Anticristo e La persuasione e la rettorica, quindi del testo del 2017 Verso il mare del bello. Il viaggio dell’Eros platonico nel Simposio e nel Fedro, e, nel 2018, del “racconto filosofico” I Dialoghi dell’eschaton. Limen, Finis terrae, Pulvis et umbra. Con la presente opera saggistica del 2019 L’abisso del nulla e il suo rimedio. Leopardi, Unamuno, Nishitani, prosegue il suo personale percorso culturale dedicato all’approfondimento di argomenti fondamentali della speculazione filosofica in rapporto a precise urgenze esistenziali, correlato ad “incursioni” originali nei territori della letteratura e dell’immaginazione. Trapiantato da oltre trent’anni dalla natia Campania nella verde Umbria, vive a Todi, circondato dai dolci declivi delle colline umbre, contesto placidamente accogliente per l’esercizio della sua passione per la scrittura.

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