«Si può sostenere che la relazione è il perno della vita associata attorno al quale ruotano tutti gli aspetti della vita pubblica. In tal senso, la relazione è di per sé cura e impegno, mai delega, e quindi è intrinsecamente atto etico. È esserci e starci nella relazione col mondo e con l’altro, compromettendosi e implicandosi: in ogni caso nella consapevolezza della reciproca influenza e della reale possibilità di cambiamento e rinnovamento. Il relazionarsi è farsi permeabili all’altro, diverso e distante da noi ma sempre persona con cui dover fare i conti perché, in fondo, dobbiamo farli con noi stessi.»La nostra vita sociale e affettiva si configura a seconda dell’autenticità, della varietà e dell’ampiezza delle nostre relazioni. L’ambiente in cui viviamo è fatto di relazioni, tale che definirlo diversamente – come aperto o chiuso, sincero o ipocrita, ricco o povero, integrato o separato – diventa fondamentale per viverlo, interpretarlo, coltivarlo e migliorarlo.La nostra stessa città vive di relazioni; come la nostra regione, è costituita e progredisce o regredisce in forza dell’energia, ampiezza ed eticità delle relazioni tra persone, comunità, enti e istituzioni.Con questo convegno su «Etica delle relazioni» s’intende riflettere assieme, da diverse angolazioni e punti di vista, attorno al valore e alla funzione che un’autentica relazione umana può e deve svolgere nella nostra vita sociale, culturale e politica. In ogni ambito – da quello familiare a quello scolastico, da quello associativo a quello ambientale – la relazione si pone e s’impone come centro d’ogni situazione e modalità stessa del benessere personale e collettivo. Da come si riescono ad attivare relazioni significative ed eticamente corrette, dipende gran parte della salute psichica e del benessere sociale delle persone appartenenti a una comunità civile.
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