Il cofanetto racchiude due volumi: il I volume contiene studi sui singoli melodrammi e sui teatri che ospitarono le prime rappresentazioni, corredati da un ampio apparato iconografico su teatri, librettisti, cantanti e scenografi. Il II volume raccoglie tutti i libretti delle opere, delle prime rappresentazioni e delle revisioni d’autore. Caro suono lusinghier... è la romanza più conosciuta dell’opera più nota di Francesco Morlacchi, Tebaldo e Isolina, andata in scena alla Fenice di Venezia nel carnevale del 1822. Interpretata dal famoso cantante evirato Giovanni Battista Velluti che ne fece il proprio “cavallo di battaglia”, la romanza circolò anche in maniera indipendente dall’opera stessa, passando dal dominio del melodramma a quello della romanza da salotto. Tebaldo e Isolina, come Romeo e Giulietta, appartengono a famiglie rivali e la loro aspirazione ad un amore perfetto ma impossibile anticipa l’ideale romantico di amore e morte. Oltre a questo, nel Tebaldo, c’è l’elemento fortemente suggestivo di un amore nato con la complicità della musica. Tebaldo è conquistato da Isolina che canta accompagnandosicol suono dell’arpa e lui riprende la melodia che diventa il linguaggio dei lorosentimenti. E quando, verso la fine dell’opera, Tebaldo sente di nuovo la romanza di Isolina in lontananza, il contrasto tra il ricordo del giornoin cui sbocciò il loro amore e la notte «tremenda» percorsa da brividi di morte diventa “struggente”, mostrando la forza evocatrice della musica.
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