Alessandro Cesareo
Volui garrire aliquid: il contributo di Gerolamo e di Didimo Cieco al dibattito pneumatologico della Chiesa delle origini
Settori disciplinari:
L_FIL_LET_05
L_ANT_03
L_FIL_LET_06
L_FIL_LET_04
Isbn: 978886074636-8
Pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2013
Collana:
Saggi di critica letteraria
Volui garrire aliquid de Spiritu Sancto, così come si può leggere in una pagina del trattato qui preso in considerazione, può essere un’utile disposizione mentale da parte di chi affronta, per
ragioni di studio e di ricerca, una tematica così complessa e suggestiva quale si presenta quella relativa allo sforzo di approdare ad una definizione
attendibile delle caratteristiche e della natura dello Spirito Santo, soprattutto in relazione alla particolarità del contesto venutosi a determinare, in
pieno quarto secolo d.C. vuoi per la precarietà degli equilibri politici che preludono alla “caduta senza rumore” dell’agonizzante Impero Romano, vuoi per
le difficoltà connesse all’individuazione di un retroterra culturale atto a ricevere i germi del Cristianesimo in fase di rutilante diffusione dopo la
vittoria costantiniana.
Attraverso una minuziosa analisi delle coordinate e dei contenuti del dibattito pneumatologico che vede emergere, al proprio interno, Ambrogio e Gerolamo,
tra loro reciprocamente contrapponentesi, la presente monografia propone, tutta intera, con testo latino a fronte, nell’edizione del Migne, la traduzione
dell’opera sullo Spirito Santo opera dello stesso Gerolamo ed assimilabile come una sostanzialmente fedele traduzione dell’opera omonima redatta in greco, ma
perduta, di Didimo Cieco.
Un’importante occasione, dunque, di cogliere i possibili intrecci sussistenti tra fede e cultura, tra storia e politica e, infine, l’importanza del cammino
interiore vissuto di persona dai primi intellettuali cristiani, in buona parte animati da uno spirito apologetico e, nel contempo, ancora affascinati dal compositus ordo verborum della tradizione classica cui, loro malgrado, continuavano pur sempre ad appartenere.
Informazioni sull'autore
Alessandro Cesareo è docente di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Lateranense, specializzato in latino del tardo-antico con il seguente lavoro: Notkeri Balbuli Gesta Karoli Magni: prooemium translatio explanatio. Dottore di ricerca presso l’Università Autonoma di Madrid, egli è anche Direttore della rivista di letteratura contemporanea Avanguardia, della rivista di studi classici Scholia e collabora con altre riviste: Nova Historica, Il Borghese, ecc. È inoltre autore di varie monografie, tra le quali ricordiamo: Vertendo Legimus, Pagine, Roma 2003 e Tà Ellenikà grâphein, Pagine, Roma 2004, testi a struttura modulare di avviamento alla traduzione del latino e del greco; Il bello della vecchiaia. Cato maior de senectute, Pagine, 2005; Professione docente, Morlacchi, Perugia 2005; Trilogia: Fausto Martin ‒ Segmenti e frammenti (Narrazioni), Morlacchi Editore, Perugia 2009; Il Campo, Morlacchi Editore, Perugia, 2011; Valery Buival, La Belarus. Un Paese al centro dell’Europa, Morlacchi, Perugia 2011; Gran segreto è la vita. Un percorso di rilettura degli atti dell’Adelchi, Morlacchi Editore, Perugia 2013; Si ch’a mirarla intenerisce ‘l core. Luoghi danteschi in Giacomo Leopardi, Morlacchi Editore, Perugia 2013; Facundissime vir, potentissime senex... Coluccio Salutati a Petrarca, Morlacchi Editore, Perugia 2014; Diu herentem calamum... Il carteggio tra Salutati e Petrarca, Morlacchi Editore, Perugia 2015; Titubabat enim ingenium. Le qualità di Coluccio Salutati scrittore e L’autre Moyen-Age. Le latin de l’Antiquité tardive, des Chrétiens et de l’Humanisme, Morlacchi Editore, Perugia 2016; Immagini della povertà nel Tardoantico, Morlacchi Editore, Perugia 2017; Didattica modulare tra S.S.I.S., TFA e FIT. Alcuni modelli applicativi e Dal supervisore di tirocinio al tutor coordinatore. Un modello compatibile con la formazione dei docenti?, Morlacchi Editore, Perugia 2018. È, inoltre, Segretario del Centro Studi Sallustiani e fa parte della commissione di vari Certamina: Plinianum, Sallustianum e Taciteum.
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