Insolito viaggio nell’universo del dolore. Un dolore che permea la vita di ogni essere umano ma che spesso non viene decifrato correttamente e non disinnescato, generando una voragine in cui viene inabissata ogni emozione positiva. Un inno al “coraggio di avere paura”. Un invito ad accettarsi senza indossare maschere inutili, convinti che dalla sofferenza si può uscire grazie alla sua condivisione. Un percorso che inizia da un vissuto che non si riesce a comunicare e comunque nessuno sembra in grado di ascoltare, ma che conduce alla guarigione “vera”, quella dell’anima. La storia assume un ritmo incalzante e coinvolgente in un susseguirsi armonioso di momenti lirici ed ironici. Viaggia insieme alla protagonista una bambina misteriosa, che si rivelerà determinante nel conferire un nuovo senso agli eventi dolorosi della vita.
Così dalla storia personale giunge un messaggio universale sul valore della narrazione di sé in ogni condizione di sofferenza, messaggio rivolto anche al mondo della medicina (l’autrice è un medico neurologo) in contrapposizione ad una visione esclusivamente oggettivante dell’attività sanitaria.
Simona Luzzi nasce a Spoleto, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Perugia e si specializza in Neurologia all’Università di Ancona dove attualmente lavora come ricercatore presso la Clinica Neurologica – Centro di Neurologia Cognitiva e Comportamentale di cui è responsabile. Si occupa della diagnosi e cura delle malattie neurologiche, in particolare delle demenze. In ambito scientifico, la sua area di ricerca nel campo delle neuroscienze riguarda lo studio delle alterazioni cognitive nelle malattie degenerative del cervello.
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