Il Muro di Berlino, una volta caduto, diede a tutti la concreta speranza di poter vivere in un mondo senza più barriere; purtroppo però, oggi assistiamo ad una costante proliferazione di muri, in antitesi con il concetto di globalizzazione e di “unione nella diversità”, come cita il motto dell’Unione Europea.
«In genere “i muri sorgono per due motivi: paura e desiderio di controllo” […]. Da un lato si sono realizzate fortificazioni lungo le “linee di frontiera” […], dall’altro sono state erette numerose barriere di contenimento dell’immigrazione clandestina […]. L’intero Mediterraneo occidentale (in particolare il Canale di Sicilia) si è trasformato, nell’ultimo decennio, in un immenso “muro d’acqua” […]. Ai più importanti tra i muri vecchi e nuovi, di sicurezza e di esclusione […], icone della paura, vulnerabilità ed egoismo […], è dedicato per l’appunto il libro di Angelica Chàvez, un libro documentato, che dei muri considerati ricostruisce puntualmente le vicende, spesso dolorose, offrendo al lettore molteplici spunti di riflessione.»
(Dalla Prefazione di Valter Coralluzzo)
Angelica Valentina Chàvez (Perugia, 1988) ha frequentato la Facoltà di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Perugia, laureandosi a pieni voti in Relazioni Internazionali. Appassionata di pallavolo, è stata giocatrice di serie B e allenatrice; parla tre lingue, spagnolo, inglese e tedesco. Nel 2012 ha vinto il premio di laurea “Andrea Calistri” e ha pubblicato articoli per la rivista di geopolitica «Altitude» e per la Treccani. Fa parte dell’Arma dei Carabinieri, categoria Sottufficiali.
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