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Raimondo Cerquiglini
Tra un’aspirina e una supposta
Isbn: 9788860743725
Collana: Raccontare l'Umbria. Narrazioni dai territori
Tra un’aspirina e una supposta vuol semplicemente dimostrare come, anche in certi contesti, una risata riesca ad alleggerire la giornata, magari semplicemente storpiando i nomi, spesso astrusi, dei farmaci.
A chi non è mai capitato, anche solamente per distrazione, di pronunciare uno strafalcione?
Ridere di noi stessi fa bene, abbassa il nostro orgoglio e ci aiuta a non prenderci troppo sul serio.
All’insegna di questa leggerezza, prendono corpo, in queste pagine, le battute uscite dalle persone che ho incontrato nel mio lavoro, ben sapendo che sono quelle – le battute – le responsabili del nostro buon umore! Senza voler minimamente far torto alle persone che le hanno pronunciate.
L’intento è solo quello di poter suscitare un sorriso a coloro che lo leggeranno e che lo vorranno condividere in amicizia e serenità.
Dalla Premessa dell’Autore
Informazioni sull'autore
Sono nato a Ponte Felcino, dove tuttora vivo, nel 1959. Il mio destino, evidentemente, era quello di prestare servizio dietro il bancone di una farmacia, attività cominciata fin da ragazzo e proseguita, dopo la laurea, col legale supporto del “pezzo di carta”.
Nel 2000, primo nell’Ateneo perugino, mi sono specializzato in Farmacia Ospedaliera.
Dopo dodici anni di “prima linea”, sono passato all’Afas, dove attualmente mi dedico alla progettazione di obiettivi di qualità. Ma di quegli anni passati a contatto con gli utenti della farmacia resta indelebile la memoria. Questo libro intende fissare sulla carta, per me e per gli altri, quel periodo indimenticabile.
Tra un’aspirina e una supposta
Isbn: 9788860743725
Collana: Raccontare l'Umbria. Narrazioni dai territori
€ 12,00
Tra un’aspirina e una supposta vuol semplicemente dimostrare come, anche in certi contesti, una risata riesca ad alleggerire la giornata, magari semplicemente storpiando i nomi, spesso astrusi, dei farmaci.
A chi non è mai capitato, anche solamente per distrazione, di pronunciare uno strafalcione?
Ridere di noi stessi fa bene, abbassa il nostro orgoglio e ci aiuta a non prenderci troppo sul serio.
All’insegna di questa leggerezza, prendono corpo, in queste pagine, le battute uscite dalle persone che ho incontrato nel mio lavoro, ben sapendo che sono quelle – le battute – le responsabili del nostro buon umore! Senza voler minimamente far torto alle persone che le hanno pronunciate.
L’intento è solo quello di poter suscitare un sorriso a coloro che lo leggeranno e che lo vorranno condividere in amicizia e serenità.
Dalla Premessa dell’Autore
Informazioni sull'autore
Sono nato a Ponte Felcino, dove tuttora vivo, nel 1959. Il mio destino, evidentemente, era quello di prestare servizio dietro il bancone di una farmacia, attività cominciata fin da ragazzo e proseguita, dopo la laurea, col legale supporto del “pezzo di carta”.
Nel 2000, primo nell’Ateneo perugino, mi sono specializzato in Farmacia Ospedaliera.
Dopo dodici anni di “prima linea”, sono passato all’Afas, dove attualmente mi dedico alla progettazione di obiettivi di qualità. Ma di quegli anni passati a contatto con gli utenti della farmacia resta indelebile la memoria. Questo libro intende fissare sulla carta, per me e per gli altri, quel periodo indimenticabile.
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