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Alvaro Fiorucci
L'alfabeto del sangue
Chi ha ucciso Mara Calisti?
Isbn: 9788893926621
Pagine: 196
Anno di pubblicazione: 2025
Collana: Voci del presente
Sangue sul corridoio. Gocce e schizzi compongono, come lettere di un immondo alfabeto, le parole di un mistero che non sarà mai risolto. Tracce, studiate, dibattute, interpretate fino alla più piccola stilla. Con grande fragore scientifico, ma inutilmente. Non c’è fantasia. Non ci sono personaggi che rispettano un copione inventato. Non ci sono colpi di scena e finali a sorpresa come nei gialli o nel crime televisivo. Qui c’è la realtà che impasta macchie rossastre, dolore, sospetti, procure, tribunali. Realtà che in una notte qualsiasi diventa feroce. Ci provano in tanti, nessuno riesce ad afferrare il canovaccio di un delitto che rimane sospeso. Irrisolto e senza giustizia. In questo libro c’è il racconto di come è stata cercata e non trovata la verità sull’omicidio di Mara Calisti, uccisa con una coltellata nella sua abitazione di Todi il 15 luglio 1993. Tante donne ammazzate in quell’estate italiana che ancora non li chiama femminicidi. I documenti riportati nel testo mettono il lettore davanti alle tecniche investigative di allora e le confronta con quelle di oggi, più di trent’anni dopo. Ci sono stati errori? Si poteva fare di più? È una scudisciata straziante per tutti, quando un pezzo di ferro entra nelle carni di Mara e lei va a morire sul pavimento della camera del padre. La cittadina umbra aveva da poco ripreso a respirare dopo un maledetto periodo di apnea: frane che hanno squarciato il colle; fiamme che hanno bruciato una trentina di vite. Si era ripresa, Todi. Gli americani gli avevano dato una sorta di Oscar per la città più vivibile del mondo e l’American Express ne fa lo sfondo dei suoi spot. Il sangue di Mara è il lampo di un temporale improvviso che minaccia una bella stagione. Dura poco. Il tempo si sa, disperde nell’oblio anche le cose peggiori. Ma se si rimettono in fila i fotogrammi della cronaca del passato si scopre che il cold case è ancora una ferita aperta.
Informazioni sull'autore
Alvaro Fiorucci, giornalista, ha esercitato la professione di cronista nei quotidiani «Paese Sera» e «La Repubblica». In Rai ha ricoperto l’incarico di caporedattore del TGR dell’Umbria. Ha scritto nel 2005 con Edimond Le donne trafficate; successivamente per Morlacchi Editore sono usciti i seguenti titoli: Il cacciatore di bambini. Biografia non autorizzata del mostro di Foligno (2008); Fuorionda. Genesi, cronologia e analisi della questione radiotelevisiva italiana (2008); Un bambino da fare a pezzi. Rapimento e liberazione di Augusto De Megni (2009); 48 small. Il dottore di Perugia e il mostro di Firenze (2012); Il sangue delle donne (2014); con Luca Fiorucci Reperto 36. Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher (2015); Shaken. La bambina che attraversò il muro del pianto (2017); con Raffaele Guadagno Il divo e il giornalista. Giulio Andreotti e l’omicidio di Carmine Pecorelli: frammenti di un processo dimenticato (2018).
L'alfabeto del sangue
Isbn: 9788893926621
Pagine: 196
Anno di pubblicazione: 2025
Collana: Voci del presente
€ 15,00
Sangue sul corridoio. Gocce e schizzi compongono, come lettere di un immondo alfabeto, le parole di un mistero che non sarà mai risolto. Tracce, studiate, dibattute, interpretate fino alla più piccola stilla. Con grande fragore scientifico, ma inutilmente. Non c’è fantasia. Non ci sono personaggi che rispettano un copione inventato. Non ci sono colpi di scena e finali a sorpresa come nei gialli o nel crime televisivo. Qui c’è la realtà che impasta macchie rossastre, dolore, sospetti, procure, tribunali. Realtà che in una notte qualsiasi diventa feroce. Ci provano in tanti, nessuno riesce ad afferrare il canovaccio di un delitto che rimane sospeso. Irrisolto e senza giustizia. In questo libro c’è il racconto di come è stata cercata e non trovata la verità sull’omicidio di Mara Calisti, uccisa con una coltellata nella sua abitazione di Todi il 15 luglio 1993. Tante donne ammazzate in quell’estate italiana che ancora non li chiama femminicidi. I documenti riportati nel testo mettono il lettore davanti alle tecniche investigative di allora e le confronta con quelle di oggi, più di trent’anni dopo. Ci sono stati errori? Si poteva fare di più? È una scudisciata straziante per tutti, quando un pezzo di ferro entra nelle carni di Mara e lei va a morire sul pavimento della camera del padre. La cittadina umbra aveva da poco ripreso a respirare dopo un maledetto periodo di apnea: frane che hanno squarciato il colle; fiamme che hanno bruciato una trentina di vite. Si era ripresa, Todi. Gli americani gli avevano dato una sorta di Oscar per la città più vivibile del mondo e l’American Express ne fa lo sfondo dei suoi spot. Il sangue di Mara è il lampo di un temporale improvviso che minaccia una bella stagione. Dura poco. Il tempo si sa, disperde nell’oblio anche le cose peggiori. Ma se si rimettono in fila i fotogrammi della cronaca del passato si scopre che il cold case è ancora una ferita aperta.
Informazioni sull'autore
Alvaro Fiorucci, giornalista, ha esercitato la professione di cronista nei quotidiani «Paese Sera» e «La Repubblica». In Rai ha ricoperto l’incarico di caporedattore del TGR dell’Umbria. Ha scritto nel 2005 con Edimond Le donne trafficate; successivamente per Morlacchi Editore sono usciti i seguenti titoli: Il cacciatore di bambini. Biografia non autorizzata del mostro di Foligno (2008); Fuorionda. Genesi, cronologia e analisi della questione radiotelevisiva italiana (2008); Un bambino da fare a pezzi. Rapimento e liberazione di Augusto De Megni (2009); 48 small. Il dottore di Perugia e il mostro di Firenze (2012); Il sangue delle donne (2014); con Luca Fiorucci Reperto 36. Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher (2015); Shaken. La bambina che attraversò il muro del pianto (2017); con Raffaele Guadagno Il divo e il giornalista. Giulio Andreotti e l’omicidio di Carmine Pecorelli: frammenti di un processo dimenticato (2018).
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