Un'anticipazione sintetica e, nel suo spunto epistolare, 'leggera' – come del resto si conviene a una 'lettera d'accompagno' – di quei temi estetici (genesi 'necessaria', 'fisiologica' dell'espressione-arte) e letterari (il 'Moderno' ottocentesco strettamente correlato al Novecento 'contemporaneo' in una indagine sulla sperimentale fine della 'forma') che nel libro 'accompagnato' Il 'Certo' e il 'Vero', sono preliminari ad altri, assai differenti, approfondimenti teoretici.«Il proposito forse neanche tanto celato di questa Lettera d'accompagno solo di nome, dunque, 'epistolare' è creare le condizioni per una 'risposta' 'non' epistolare, in qualche modo 'compartecipe' e 'implicante', vale a dire suscitare un'attenzione non limitata a queste pagine, ma in grado di avviare l'eventuale lettore a quel 'certo e vero' 'accompagnato', fungendone un po' da 'rassicurante' 'prologo', a partire dai 'semplici' riferimenti estetici già qui chiaramente incardinati, però, ai loro 'differenti', eppure, comunque, assai plausibilmente, spero, connessi sbocchi riflessivi di ben più articolata e forse complessa – tuttavia non più di tanto, in fondo – natura.»