Alla fine, dopo lunghe indagini e consulti, tutto quello che ebbero da dire fu: “sarà stato il succo di carota”.Sembra quasi di sfogliare le pagine di un taccuino in cui piccoli eventi quotidiani sono stati annotati in fretta, per non perderne il profumo, e ci si offrono in una specie di mobilissima sequenza cinematografica di scene che si susseguono rapide, si sfaldano e si ricompongono. Dalla prefazione di Francesca Montesperelli
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