Con questo volume Jelena Reinhardt propone una lettura originale e dalle mille sfaccettature dell’opera complessiva di Herta Müller, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura (2009). Affrontando il lavoro di Müller da prospettive diverse, sempre comunque interne alla sua stessa scrittura, Reinhardt scava a fondo nella poetica dell’Autrice portando in luce una fitta trama di relazioni tese e non prive di contraddizioni tra vicenda biografica, assunta da certa critica a paradigma della liberazione politica dal comunismo, rapporti familiari, condizione di multilinguismo, corporeità, questioni di genere, dinamiche della percezione e della memoria, senza trascurare la dimensione ideologica dell’opera di Müller. L’esercizio ermeneutico di Reinhardt offre al lettore la possibilità di cogliere la densa complessità della figura di Müller, una certa forza della sua scrittura, così come, a tratti, l’ombra di un’indubbia ambiguità.
Jelena Reinhardt, nata in Minnesota, vive nelle campagne toscane. Laureata in Lingue e letterature straniere presso l’Università di Perugia, consegue il Dottorato in Letterature Comparate presso il medesimo ateneo nel 2012.
Nel 2008 ha pubblicato un ampio saggio sull’Elettra di H. von Hofmannsthal, di cui ha curato una nuova traduzione (Premio «Leone Traverso – Opera Prima» sezione del «Premio Monselice»). Ha tradotto, sempre dal tedesco, alcuni lavori teatrali contemporanei. Ha inoltre pubblicato diversi interventi sul rapporto tra Schiller e Max Reinhardt, su aspetti della poetica di Herta Müller e sulla lingua e la poetica di Canetti e di F. Uhlman. Ha curato con U. Treder il volume Sorelle di Saffo sorelle di Shakespeare, sulla scrittura al femminile e con G.L. Grassigli Fellini-Satyricon.Tra memoria, racconti e rovine: un sottosuolo dell’anima.
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