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Donato Loscalzo
Fiabe Umbre
Isbn: 9788860744470
Anno di pubblicazione: 2011
Collana: Romanzi, racconti, fiabe, filastrocche...
Oggi si chiama Umbria quello che nel passato fu punto di scambi culturali e lotte di conquista tra due popoli dalle diverse culture: gli Umbri veri e propri e gli Etruschi. Poi arrivarono i Romani e dopo la caduta dell’impero, i Bizantini e i Longobardi marcarono ancora nuovi confini. Il Tevere, rimasto pressappoco nel suo alveo, fu spettatore di guerre, di passaggi di popoli, di tradizioni diverse. Quando nacquero i primi nuclei narrativi delle fiabe, in Umbria si cantavano le laude e si metteva in scena la passione di Cristo. Racconti e profacole non ebbero grande fortuna. Così quando nel 1956 Calvino pubblicò la sua raccolta di fiabe italiane, escluse l’Umbria che, a suo dire, non forniva alcuna tradizione.
Le fiabe qui raccolte tentano di colmare questa mancanza.
Informazioni sull'autore
Lucano di origine, vive da
molti anni a Perugia, dove si è laureato in
Lettere. Si è occupato prevalentemente di
lirica e teatro della Grecia antica, di storia
dell’alimentazione e della ricerca della panacea.
Ha scritto anche libri di fiabe (Gatto in
fabula, Assisi 2000 e Un gatto può guardare in
faccia il re, Perugia 2008). Questa raccolta è
una riedizione ampliata e riveduta di Fiabe
umbre ritrovate edito nel 1998 con xilografie
originali di Marielisa Leboroni.
Fiabe Umbre
Isbn: 9788860744470
Anno di pubblicazione: 2011
Collana: Romanzi, racconti, fiabe, filastrocche...
€ 15,00
Oggi si chiama Umbria quello che nel passato fu punto di scambi culturali e lotte di conquista tra due popoli dalle diverse culture: gli Umbri veri e propri e gli Etruschi. Poi arrivarono i Romani e dopo la caduta dell’impero, i Bizantini e i Longobardi marcarono ancora nuovi confini. Il Tevere, rimasto pressappoco nel suo alveo, fu spettatore di guerre, di passaggi di popoli, di tradizioni diverse. Quando nacquero i primi nuclei narrativi delle fiabe, in Umbria si cantavano le laude e si metteva in scena la passione di Cristo. Racconti e profacole non ebbero grande fortuna. Così quando nel 1956 Calvino pubblicò la sua raccolta di fiabe italiane, escluse l’Umbria che, a suo dire, non forniva alcuna tradizione.
Le fiabe qui raccolte tentano di colmare questa mancanza.
Informazioni sull'autore
Lucano di origine, vive da
molti anni a Perugia, dove si è laureato in
Lettere. Si è occupato prevalentemente di
lirica e teatro della Grecia antica, di storia
dell’alimentazione e della ricerca della panacea.
Ha scritto anche libri di fiabe (Gatto in
fabula, Assisi 2000 e Un gatto può guardare in
faccia il re, Perugia 2008). Questa raccolta è
una riedizione ampliata e riveduta di Fiabe
umbre ritrovate edito nel 1998 con xilografie
originali di Marielisa Leboroni.
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