Bianchi Carlo Vittorio
Perugino di stirpe contadina - i Ciavaglia - da parte di padre, e di pescatori del Trasimeno - i Lillini, di Torricella del Lago - da parte matena, vive a Roma senza sradicarsi dalla città del Grifo.
Redattore di «Folgore» giornalino di guerra.
Attività giornalistica e di animazione culturale e sportiva in Umbria e a Roma. Addetto stampa della Federazione italiana paracadutismo sportivo, contribuì a diffondere, anche praticandolo, questo sport e, nel 1948, organizzò a Perugia
la prima mostra nazionale del paracadutismo. Erano gli anni dei dibattiti sui problemi economici umbri; delle conferenze sulle arti figurative; delle mostre di avanguardia alla Galleria Nuova di Via Mazzini, a Perugia; degli incontri con l’autore, ogni martedì, all’antica libreria Simonelli, organizzati dall’Associazione Scrittori
del Centro Italia, costituita insieme a Bruno Dozzini. A Roma, amicizia con i pittori Ottorino Mancioli, Roberto Melli, Carlo Quaglia, Riccardo Francalancia, Eugenio Dragutescu; collaborazioni alla «Fiera letteraria», «Mondo occidentale», «Capitoli», «Echi d’Italia». Per quattro anni partecipazione al tentativo di dare un giornale all’Umbria.